Franco Ruscelli. Una giornata in ricordo dell'uomo e dell'artista

Domenica 12 settembre 2021, dalle ore 9:30 alle ore 19:00, presso la sede della Banca BCC Felsinea di San Benedetto del Querceto si svolgerà una giornata dedicata a Franco Ruscelli.

In quell'occasione verrà presentato ufficialmente l'ultimo libro che egli aveva terminato prima che venisse a mancare. Franco Ruscelli era persona conosciuta e stimata non solo in ambito locale, a Monterenzio, ma anche tra collezionisti, ricercatori e amanti delle arti.

Finalmente, a distanza di 19 mesi dalla sua scomparsa, si realizzerà il desiderio dei famigliari e di alcuni amici di ricordarlo in maniera degna. Franco verrà ricordato non solo per i libri pubblicati ma anche per i suoi molteplici interessi. 

Ruscelli, oltre ad essere stato un instancabile ricercatore di materiale storico e documentaristico su Monterenzio e a scrivere libri nei quali riversava il frutto delle tue ricerche, condividendo generosamente il materiale e le informazioni in suo possesso anche con altri autori, che a loro volta lo hanno citato nei loro libri, si è dedicato con passione al collezionismo di stampe, incisioni, cartoline, santini, francobolli, ricette culinarie in uso nei tempi passati.  

Gli piaceva dipingere quadri e murales; numerose sono le case dove sono in bella mostra le opere di Franco Ruscelli. Ha illustrato numerose cartoline e manifesti legati ad eventi locali. Ha realizzato fischietti in terracotta, rinverdendo un’antica tradizione del nostro territorio. Ha contribuito alla realizzazione di una sfilata storica in costume con l’intento di rievocante i trascorsi storici di Bisano, la frazione del comune di Monterenzio dove aveva scelto di abitare.

Negli anni si è cimentato anche nella realizzazione di presepi, utilizzando una vecchia tecnica, quella del cartoncino ritagliato ed incollato. Ha partecipato alla pittura di scenografie presepiali, esposte in mostre di presepi.

NB: L'evento si svolgerà all'interno della sala convegni della Banca, nel rispetto della vigente normativa anti-covid. 

Tutti i libri scritti da Franco Ruscelli.

 



Franco Ruscelli volantino 12 set 2021_528x749    
copertina Monterenzio 2 nuove Immagini di un territorio_528x753


 

Marco Atti. Cartolina Vallata dell'Adige 1931 - Cartoline sbagliate

La bella cartolina che vedete qui sotto appartiene alla mia collezione. Prima di illustrarvela, però, devo fare una premessa.

Nella produzione di cartoline è capitato, a volte, che editori o tipografi siano incorsi in errori o imprecisioni; immagini capovolte, didascalie errate. Ciò che scrivo è confermato dalla cartolina sotto riprodotta, nella quale l’immagine sul recto bisticcia con la didascalia posta sul dorso.

Nel caso specifico la didascalia è grossolanamente sbagliata.

Il lato illustrato della cartolina, il recto, mostra una veduta della vallata dell’Idice con l’abitato del borgo di Bisano, a quel tempo costituito da poche case. In primo piano è ben visibile il ponte che attraversa l’Idice ed il sinuoso percorso che il torrente compie proseguendo verso valle. 

Se giriamo la cartolina, vediamo una didascalia stampata che recita: “La vallata dell’Adige vista da San Benedetto del Querceto”.

Ora, ai Monterenziesi è chiaro che il panorama riprodotto riguarda Bisano e che il corso d’acqua che lo bagna è l’Idice, non l’Adige che da questa località non si vede nemmeno con il binocolo.

Chiarito ciò rimane un altro dubbio; quella precisazione “vista da San Benedetto”.

In realtà San Benedetto del Querceto è vicino a Bisano ma mi sento di escludere che da San Benedetto si sia potuto fare questa foto. Inoltre, il borgo e il ponte sono stati ripresi da un punto prospiciente il soggetto fotografato, da un luogo poco più elevato, rispetto allo stesso, ma vicino.

A completamento della descrizione del dorso, aggiungo che esso presenta la classica ripartizione che siamo abituati a vedere. In alto a sinistra compare la didascalia (*) ed al centro della cartolina una riga verticale separa gli spazi deputati al messaggio e all'indirizzo del destinatario. Non è presente il segnaposto per l’affrancatura.

La cartolina è stata spedita il 31 agosto 1931 da San Benedetto del Querceto (Monterenzio) e indirizzata a Chiavari, provincia di Genova.

NB: La stessa cartolina è presente anche nella Collezione Ruscelli. La potete vedere pubblicata a pagina 29 del primo libro di Franco, dedicato alle cartoline del territorio di Monterenzio, “Monterenzio Immagini di un territorio ”, pubblicato 2001. Anch’essa e viaggiata nel 1931 e riporta la didascalia errata, sopra descritta.

Un’ultima nota sul soggetto fotografato; la valle dell’Idice con Bisano e il suo borgo. Questa suggestiva vallata ha offerto numerosi spunti d’interesse ai numerosi fotografi che l’hanno percorsa e immortalata da diverse angolazioni, riproponendola poi su varie cartoline, sia in formato orizzontale che verticale.

Tutte le cartoline pubblicate in precedenza, sono visibili nella sezione A'marcord --> Vecchie cartoline .

 

Monterenzio Vallata dellAdige 1931

  • Cartolina "La vallata dell'Adige vista da San Benedetto del Querceto".
    Fratelli Faggioli, Fototipie F. Bonazzi Bologna. Edita in formato piccolo (14,1 cm. x 8.9 cm.) 
    Cartolina viaggiata - anno 1931
    (Collezione Atti)

 

 

Didascalia errata

  • (*) Didascalia errata della cartolina "La vallata dell'Adige vista da San Benedetto del Querceto".
    Fratelli Faggioli, Fototipie F. Bonazzi Bologna. Edita in formato piccolo (14,1 cm. x 8.9 cm.) 
    Cartolina viaggiata - anno 1931
    (Collezione Atti)

 

  

Puoi vedere le altre cartoline già pubblicate, su Monterenzio e le sue frazioni, cliccando sui nomi sotto riportati

 

 


 

Franco Gamberini. Cartolina Monte delle Formiche 1927 - Veduta da Savazza

Questa bella cartolina, spedita nel 1927, mi è stata inviata dall'amico Franco Gamberini. Franco, pur risiedendo attualmente a Modena, è legato a Monterenzio dai ricordi e da origini famigliari. La sua mamma, Maria Nella, è nata a Monterenzio, in una casa posta vicino a via Pradella, Ca' dei Bartoletti. 

Sul recto della cartolina è riprodotto un panorama, sul quale è impressa la didascalia "Monte delle Formiche (Monterenzio) Altezza m. 598". In effetti, in lontananza, si scorge la sagoma imponente del massiccio montuoso che da il nome alla cartolina; una sagoma che i monterenziesi conoscono bene.

E' necessaria una precisazione, però. 

Pur essendo così incombente sul territorio comunale di Monterenzio, il Monte appartiene al comune di Pianoro ed è la parte terminale di un fronte roccioso che si sviluppa per una quindicina di chilometri attraversando ben cinque valli: Reno, Setta, Savena, Zena, Idice. Esso ospita sulla sua sommità, sin dai tempi antichi, un edificio sacro dedicato alla Natività di Maria Vergine, il cui primo nome fu Santa Maria Barbarese. In seguito la chiesa fu rinominata Santa Maria di Zena. I più la chiamano con il nome di Madonna del Monte delle Formiche.

Conclusa la doverosa precisazione sull'apparteneza territoriale del soggetto che da il nome alla cartolina, voglio farvi notare che il particolare più interessante per la memoria del nostro territorio è invece ritratto in primo piano, nella parte bassa dell'immagine. Se guardate bene, scorgerete una passerella che attraversa l'Idice e, subito dietro, due rilievi dalla quota non elevata. Quella passerella permetteva ai viandanti di scavalcare l'Idice senza doversi bagnare i piedi. Il panorama parrebbe essere stato ritratto a Savazza.

Sul dorso della cartolina è presenta la classica ripartizione che siamo abituati a vedere. Al centro, una riga verticale separa gli spazi deputati al messaggio e all'indirizzo del destinatario e il segnaposto per il francobollo.

Edita dalla ditta G. Garioni di Piacenza, la cartolina è stata spedita il 29 dicembre 1927 da Monterenzio per Casalecchio di Reno e reca un messaggio augurale per il nuovo anno.

NB: Franco Gamberini è anche autore di libri. Suo è il libro La "Scuola Libera di Monterenzio" nel quale narra la "Nascita ed istituzione della Scuola d'Avviamento Professionale a tipo Agrario Maschile ed Industriale Femminile nel comunedi Monterenzio (BO)" istituita nei primi anni '50 del XX secolo. Una storia che solo pochi ricordano ed ai più sconosciuta.

PS: Di cartoline aventi come soggetto il Monte delle Formiche e recanti nella didascalia il nome Monterenzio e Monte delle Formiche accomunati ne furono stampate diverse versioni. Esse differiscono per la diversa prospettiva del soggetto, per la composizione delle immagini, per il colore della stampa, per la collocazione della didascalia e il diverso carattere tipografico utilizzato per il testo della didascalia stessa.

Tutte le cartoline pubblicate in precedenza, sono visibili nella sezione A'marcord --> Vecchie cartoline .

 

Savazza Monte-delle-Formiche

  • Cartolina Monte delle Formiche (Monterenzio) Altezza m. 598.
    La cartolina mostra in primo piano una passerella che scavalca l'Idice, forse posta in località Savazza. 
    G. Garioni Piacenza. Edita in formato piccolo (13,7 cm. x 8.8 cm.) 
    Cartolina viaggiata - anno 1927
    (Collezione Franco Gamberini - Pubblicata per sua gentile concessione)

 

  

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Monterenzio 1924. Un salto indietro nel tempo

Se potessimo fare un salto indietro nel tempo, diciamo di cento anni, al 1921 per esempio, vedremmo un paese scarsamente popolato, 4.046 abitanti (*), con la popolazione distribuita su un vasto territorio punteggiato qua e là da chiese, case sparse e da qualche borghetto. Tali edifici, sorti in epoche precedenti, anche secoli prima, mostrano chiaramente la loro vetusta età attraverso certi particolari architettonici ed il loro stato.

Vedremmo un paese che, appena tre anni prima, aveva visto concludersi la Grande Guerra e, negli anni precedenti, dal 1915 fino alla conclusione di quel conflitto, aveva visto partire per il fronte e mai più ritornare numerosi suoi abitanti (**). Le braccia di quegli uomini, quindi, erano venute a mancare alle famiglie, che ne avevano fortemente risentito, e con esse l’economia dell’intero comune.

Le vie di comunicazione principali, la Val d’Idice e la Val di Sillaro, erano state da poco terminate. Erano le cosidette "Strade Comunali Obbligatorie" che una legge apposita del Regno d'Italia, la n. 4613 del 30 agosto 1868, aveva obbligato i comuni a costruire. Le nuove strade avevano permesso di collegare il nostro territorio alla provincia di Bologna ed ai comuni circostanti, portando benefici alla comunità agevolando gli spostamenti delle persone ed il trasporto dei prodotti locali verso nuovi mercati. Nonostante la presenza delle due nuove strade, però, fra le frazioni e le case sparse i collegamenti avvenivano ancora percorrendo vie di crinale (Via della Collina, detta anche Via della Costa), cavedagne, mulattiere e sentieri, che nei periodi invernali erano di difficile praticabilità.

La povertà era diffusa e gran parte degli alimenti che si consumavano provenivano dai campi e dagli orti che le famiglie coltivavano oppure dal bestiame che possedevano. La dieta alimentare, poco variegata, era legata alla stagionalità dei prodotti.

La maggior parte della popolazione era dedita all’agricoltura e alcuni paesani svolgevano attività artigianali ad essa collegate. Poche erano le attività legate al commercio di prodotti commestibili ed alla fornitura di servizi.

Infine, non mancava chi si occupava della cura del corpo e delle anime dei nostri antenati, ma anche chi si dedicava alla cura degli animali, fonte primaria di sostentamento dell’economia contadina.

Vediamo, dunque, un elenco di attività presenti sul nostro territorio nel 1924 (1); sono state estrapolate da documenti del Ministero delle Finanze Direzione Generale delle Imposte dirette. E' l'elenco delle attività di Monterenzio che, in quell'anno, produssero un reddito. Sono suddivise per tipologia di attività.

Elenco contribuenti Monterenzio 1924 528x745

  • (1) Trascrizione dell'elenco dei contribuenti di Monterenzio per l'anno 1924
    tratto dalla pubblicazione del Ministero delle Finanze
    Imposta sui Redditi di Ricchezza Mobile - Elenco dei contribuenti privati - Provincia di Bologna
     

 

copertina Min delle Finanze-Elenco dei contribuenti privati-Provincia di Bologna1

  • Pagina tratta dalla pubblicazione del Ministero delle Finanze
    Imposta sui Redditi di Ricchezza Mobile - Elenco dei contribuenti privati - Provincia di Bologna
    anno 1924
    (da Web)

 


 

spunta foto  (*) 4.046 abitanti al censimento del 1921. NB: La frazione di San Benedetto del Querceto, dal 1865 al 1931, non appartenne al comune di Monterenzio. 
 

spunta foto  (**) I loro nomi, ottantasei per la precisione, sono incisi su due lapidi di marmo poste all’interno del municipio. A questi nomi bisogna aggiungere quelli segnati su una lapide posta all’interno del cimitero di San Benedetto del Querceto. L’elenco dei caduti di Monterenzio si protrae anche dopo la data di cessazione della guerra; si contano caduti fino al 1920. Vai all'elenco dei Caduti


 

Marco Atti. Grande Guerra Cartoline 1915 e 1916

Nel corso della grande guerra, tra il 1915 e il 1918, i due servizi postali italiani, civile e militare, smistarono e recapitarono un numero impressionante di lettere e di cartoline; poco meno di 4 miliardi.

Sì, avete capito bene. La cifra è stata calcolata a tutto il 31 dicembre 1918. I due servizi smaltirono una media giornaliera di 3.000.000 di missive.

Si trattava di lettere e cartoline che viaggiavano per tre direttrici; dal fronte verso casa, da casa per il fronte e da fronte a fronte. Queste missive rappresentavano per i nostri soldati sradicati da casa, dagli affetti e dal calore famigliare, il cordone ombelicale che ancora li legava ai propri cari.

Oggetto di questo scritto sono proprio quattro cartoline riguardanti quel periodo, appartenenti alla mia collezione; solo tre di esse, però, hanno viaggiato e di queste tre soltanto due sono transitate per Monterenzio. Sono state spedite nel corso dei primi due anni di guerra.

La prima cartolina (1) ha viaggiato nel 1915, la seconda e la terza (2) e (3) nel 1916. La quarta (4) è una tipica cartolina "in franchigia", una di quelle fornite dal Regio Esercito Italiano ai militari impegnati al fronte. Quest'ultima, non fu mai compilata e spedita. Cartoline simili le potete reperire sul web.

 


 

Alcune considerazioni sulle prime tre.

Non sono le tipiche cartoline "in franchigia" del R. Esercito, cioè quelle distribuite dalle strutture militari ai soldati, recanti la dicitura "Cartolina postale Italiana in franchigia" "Corrispondenza del R. Esercito" ed usate dai soldati per scrivere ai loro cari. Furono prodotte da privati, supplendo all'iniziale carenza di cartoline in franchigia fornite dal R. Esercito.

spunta foto  La cartolina (1) ha un chè di patriottico. Sul recto sono presenti due bandiere incrociate sormontanti la scritta 1915, anno dell'entrata in guerra dell'Italia. Una curiosità, i due piccoli drappi colorati delle bandiere sono pezzetti di tessuto sagomato e incollato sul cartoncino della cartolina.  A fianco e sotto le bandiere, la mittente ha scritto il suo messaggio. Sul verso della cartolina sono presenti la stampigliatura "cartolina postale" con sotto due righe verticali, un poco decentrate verso sinistra, che hanno la funzione di ripartirla in due spazi. Lo spazio alla destra del divisorio è dedicato all'indirizzo del destinatario, quello alla sua sinistra è riservato al messaggio. In questo caso è rimasto vuoto.

Il destinatario di questa cartolina era il Capitano Marcello Rota, inquadrato nel 157° Reggimento di Fanteria, alle dipendenze della 33a Divisione. Il suo reparto era dispiegato al fronte, in una località indicata genericamente con "Zona di Guerra". Notate bene: era assolutamente proibito, per segretezza, scrivere sulle missive i nomi dei luoghi dove le truppe erano schierate, nel timore che spie nemiche potessero trarre dalle cartoline informazioni preziose sulla dislocazione delle nostre truppe.

Concludo la descrizione di questa cartolina con una nota triste riguardante il suo destinatario, il Capitano Marcello Rota.

Facendo ricerche sul suo conto, ho scoperto che egli era nativo di Bozzole, provincia di Alessandria, e morì in combattimento per ferite. Dai documenti che ho trovato su di lui, però, egli sarebbe appartenuto a due reggimenti diversi e sarebbe deceduto in due date diverse.

Secondo l’Albo d’Oro dei Caduti, era in servizio attivo nel 12° Reggimento Fanteria e sarebbe morto il 15 giugno 1916, nella 33a Sezione di Sanità, per ferite riportate in combattimento. Gli fu assegnata la Medaglia D’Argento al V.M. con la seguente motivazione**: “Rota Marcello, da Bozzole (Alessandria), capitano reggimento fanteria. Durante un violento bombardamento nemico, durato quasi ininterrotto per tre giorni consecutivi, tenne con mirabile calma ed energia, il comando della propria compagnia, resistendo validamente a tutti gli attacchi sulla fronte tenuta dal suo reparto. Caduto gravemente ferito mentre incitava i propri soldati alla resistenza, incontrava poco dopo morte gloriosa. Monte Zovetto, 15-16 giugno 1916.”

Però, c’è un però.

Sfogliando la storia della Brigata Casale, il suo nome non è presente nell'elenco dei caduti del 12° Reggimento di Fanteria.

Se, invece, diamo credito alla Storia della Brigata Liguria, 157° Reggimento di Fanteria, e qui il Capitano Rota è indicato fra i caduti di quel reggimento, egli sarebbe morto il 15 giugno 1915, sul Monte Nero, proprio il giorno in cui il suo Reggimento tornava nelle retrovie per qualche giorno di riposo. (Pertanto, egli non potè leggere questa cartolina, che gli era stata inviata il 5 dicembre 1915, sei mesi dopo la sua morte.)


(La Brigata Liguria, della quale faceva parte il 157° Reggimento di Fanteria del Capitano Rota, il 4 giugno 1915 si era trasferita sul Monte Korada e, in pochi giorni di combattimento, giunse ad occupare la sponda destra dell’Isonzo, nel tratto Goljevo - Anhovo - Lozice. Il 15 giugno tornava nelle retrovie.)

** Motivazione tratta da: Istituto del Nastro Azzurro - I Decorati al Valor Militare, pagg. 869-870 Rota Marcello (1917 Medaglia d'Argento).

Cartolina con Bandiere sormontanti l'anno 1915

  • (1) Cartolina con due bandiere incrociate sormontanti l'anno 1915
    Edita in formato piccolo (13,8 cm. x 9 cm.) non porta dati identificativi del produttore
    Cartolina viaggiata - anno 1915
    (Collezione Atti)

 


 

spunta foto  Per quanto riguarda le cartoline (2) e (3), potremmo dire che, a prima vista, sembrano cartoline paesaggistiche, dato che entrambe presentano sul recto immagini riproducenti paesaggi, accompagnati da frasi poetiche. In realtà si tratta di cartoline di guerra. Ciò che le identifica come tali è la scritta "Zona di Guerra", presente sul verso di entrambe di fianco della data di spedizione.

Ambedue le cartoline sono transitate per Monterenzio. Presentano sul verso la tipica bipartizione degli spazi; parte sinistra dedicata al messaggio, parte destra riservata all'indirizzo.

Una cosa, in particolare, colpisce. Esse sono state spedite dalla stessa persona, un certo Ferruccio Bussolari.

La cartolina (2), spedita il 9 settembre 1916 e passata per Monterenzio il 13 settembre 1916. Mostra sul recto l'immagine di un paesaggio marino con sotto riportata una frase poetica, tratta da una poesia di Giosuè Carducci. L'altra cartolina, la (3), è stata spedita qualche giorno dopo, il 13 settembre 1916 ed è transitata per Monterenzio il 17 settembre. Anch'essa mostra sul recto un paesaggio ma, in questo caso, si tratta di un paesaggio fluviale e la frase poetica tratta da una poesia di Andrea Maffei.

Entrambe le caroline contengono sul verso gli affettuosi messaggi che Ferruccio aveva inviato alla figlia, residente a Santa Maria di Zena (Crocetta), Monte delle Formiche, Provincia di Bologna. Sono messaggi simili tra di loro. Nella cartolina (2) Ferruccio scrive "Sempre ricordandoti, baci ed abbracci dal tuo babbo". Nella cartolina (3)  "Sempre ti sogno, e sempre ti penso, baci ed abbracci dal tuo babbo". Entrambe le cartoline sono state reindirizzate ad un nuovo recapito in Bologna. La figlia, dopo che il padre era partito per il fronte, si era trasferita a Bologna ed il genitore non ne era stato informato? 

1-Cartolina GG- per Monte delle Formiche 9 set 1916 a

  • (2) Cartolina con paesaggio marino - Corredato da frase poetica di Giosuè Carducci
    Edita in formato piccolo (13,9 cm. x 9 cm.) Prodotta da IPA CT fotocolor - n. 41
    Cartolina viaggiata - anno 1916
    (Collezione Atti)

 

2-Cartolina GG- per Monte delle Formiche 13 set 1916

  • (3) Cartolina con paesaggio fluviale - Corredata da frase poetica di Andrea Maffei
    Edita in formato piccolo (13,9 cm. x 9,1 cm.) Prodotta da IPA CT fotocolor - n. 34
    Cartolina viaggiata - anno 1916
    (Collezione Atti)

 


 

spunta foto  La cartolina (4) è una cartolina "in franchigia", una di quelle che il Regio Esercito Italiano produsse in quantità industriale e distribuì ai militari impegnati sui vari fronti. Sul recto della cartolina il soldato doveva compilare i campi predisposti, mentre il verso era dedicato al messaggi per il destinatario. Le cartoline in franchigia del R. Esercito vennero stampate numerose versioni, diverse per le immagini del recto e impaginato. I nostri militari poterono disporre, inizialmente, di tre cartoline alla settimana. In seguito il quantitativo venne aumentato a sette, per settimana. Infine, il quantitativo venne ridotto a 4, sempre per settimana.

4-Cartolina GG-Franchigia

  • (4) Cartolina R. Esercito - Corrispondenza in franchigia (Tipo 1918)
    Edita in formato piccolo (14 cm. x 9 cm.) 
    Cartolina non viaggiata - anno 1918
    (Collezione Atti)

 

Tutte le cartoline pubblicate in precedenza, sono visibili nella sezione A'marcord --> Vecchie cartoline .

  

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A M'ARCORD

Il baule dei ricordi

Vecchie cartoline, foto ingiallite dal tempo, foto di guerra, strumenti di lavoro, oggetti del tempo passato...
Riaffiorano i ricordi

 

venti

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 spunta_foto 13 Novembre 2014

"Pro Loco Monterenzio. Assemblea informativa"

Presso la sala consiliare del Municipio di Monterenzio
Via Idice 1
alle ore 20,30

Incontro pubblico informativo "Pro Loco Monterenzio: Sviluppi e possibilità"

Vedi il volantino dell'evento

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 spunta_foto 8 Novembre 2014

"Pattinaggio Monterenzio Saggio d'Autunno"

Presso la palestra Menestrina di Monterenzio
Via Idice 220
alle ore 20,00

Le atlete di "Pattinaggio Monterenzio" 
presentano 

Saggio d'autunno

Vedi il volantino dell'evento

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 spunta_foto 8 Novembre 2014

"30 anni di Pubblica Assistenza"

Presso la sede della Pubblica Assistenza di Monterenzio
alle ore 16,00

La Pubblica Assistenza invita la cittadinanza,
a festeggiare i 

30 Anni di Pubblica Assistenza

Vedi il volantino dell'evento

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 spunta_foto 8 e 9 Novembre 2014

"Festa dei marroni e Mercato contadino"

Presso la Palestra Comunale di Monterenzio

La Polisportiva,
con il patrocinio del Comune di Monterenzio

Vi invita a partecipare alla 

Festa dei marroni e Mercato contadino

Vedi il volantino dell'evento

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spiti

spunta_fotoDenise Bartoli
Aiutiamo Denise

spunta_fotoEdmondo Gaibazzi
Una bellissima cartolina

spunta_fotoFranco Gamberini
Una bellissima cartolina

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spunta_fotoVanni Lazzari
Due bellissime foto di Vanni

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spunta_fotoRoberto Licciardello
Una bellissima foto di Roberto

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spunta_fotoFausto Malpensa
Alcune belle cartoline

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spunta_fotoMatteo Mazzetti
Una bellissima foto di Matteo

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spunta_fotoErmes Pinotti
Bellissime cartoline

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spunta_fotoChi sarà il prossimo?
Forza ragazzi

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spunta_foto Marco Atti
Alcune foto di Marco
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New Cinzia Ruscelli
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