Luigi Fantini. Case e torri antiche dell'Appennino bolognese

Restando in tema di libri riguardanti l'edilizia civile rurale degli antichi edifici dell'Appennino bolognese, concludo la presentazione dei libri che raccolgono l'apparato fotografico realizzato da Luigi Fantini su questo argomento.

Dei due volumi pubblicati sotto il titolo "Antichi edifici della montagna bolognese ", editi nel 1971, ho già avuto modo di parlare.

Oggi propongo "Case e torri antiche dell'Appennino bolognese". In realtà, esso, fu il primo libro che Fantini pubblicò sull'argomento e precedette i due grossi volumi "Antichi edifici della montagna bolognese" di ben 11 anni. Infatti, fu pubblicato nel 1960.

All'interno dell'opera troviamo 214 foto di Luigi Fantini e 43 disegni di suo nipote Enrico Fantini, oltre a testi riportanti notizie storiche. La foto sono presentate in ordine alfabetico, per località; si va da Affrico a Vimignano.

Purtroppo codesto libro ebbe scarsa fortuna e diffusione.

Come mai avvenne ciò? Le motivazioni le scrive Enzo Busatta all'interno della rivista Quaderni del Savena n. 14 2014/2015, parte seconda, alle pagg. 119-120 in Enrico e Luigi Fantini: l’artista e l’esploratore, testimoni di un paesaggio mutato nel tempo. 

"Luigi Fantini nel 1960 diede alle stampe Case e torri dell’Appennino Bolognese.(6) In questo volume venivano pubblicate solo una piccola parte dei rilievi fotografici e grafici da lui realizzati assieme al nipote Enrico. Infatti, erano state selezionate solo 214 fotografie tra le tante che Luigi Fantini aveva nel suo archivio. Nacque così un libro pregevole per la qualità, anche se, la sua storia non fu felicissima, anzi Enrico più volte ricorderà che fu per lo zio una delusione. La distribuzione non avvenne nelle librerie, come si fa normalmente, ma privatamente ad amici conoscenti e l’autore non ebbe alcun compenso. Non meraviglia se il libro passò inosservato, ed è un peccato perché si trattava di un importante raccolta sulla storia delle case antiche dell’Appennino bolognese, un’anticipazione dei volumi pubblicati tra il 1971 e il 1972.(7)

(6) Fantini L., Case e torri antiche dell’Appennino bolognese, Bologna, Società tipografica Mareggiani, 1960
(7) Fantini L., Antichi edifici della montagna bolognese, Bologna, Cassa di risparmio, 1971-72, 2 voll."

E' un libro raro e di difficile reperibilità. Lo trovate, comunque, nelle biblioteche.

Nota locale: Una delle primissime fotografie eseguite da Luigi Fantini nel 1939 ritrae l’antico edificio con torre, sito a Pizzano, detto il Palazzino.  

NB: Le fotografie riguardanti Monterenzio sono 10.
Più esattamente: 

Castelnuovo di Bisano, 1 foto: pag. 31
(Casa Buganè, 1 foto - anno 1947) Viene indicato come in comune di Loiano.

Monterenzio, 6 foto: pagg. 81-82-83
(“La Torre”, 4 foto - anno 1939)
(“Cà di Piè” - nel borghetto di Scaruglio, 1 foto - anno 1939)
(Altra antica casa - nel borghetto di Scaruglio, 1 foto - anno 1939)

Pizzano, 2 foto: pagg. 102-103
(Torre di Cà di Jano, 1 foto - anno 1939)
(Casa “Il Palazzino”, 1 foto - anno 1939)

Rignano, 1 foto: pag. 105
(Cà di Sasso, 1 foto - anno 1941)


Indice del libro
Da pag. VII a pag. XIX Premessa di Luigi Fantini.
Da pag. 3 a pag. 142 sono presentate le fotografie di Luigi Fantini, i disegni di Enrico Fantini e di altri autori.
Da pag. 143 a pag. 177  l'appendice con note esplicative alle fotografie.


 



Case-e-torri-antiche-dellAppennino-bolognese 528x714

 

  • L'immagine riproduce la copertina del libro di Luigi Fantini
    Case e torri antiche dell'Appennino bolognese
    Edito nel 1960
    © Copyright dell'Editore - Tutti i diritti sono riservati
    Collezione Atti

 


Vedi la scheda del libro

 

 


 

Luigi Fantini. Antichi edifici della montagna bolognese

L’autore di questi due libri, Luigi Fantini, ricercatore naturalista autodidatta, fu un personaggio poliedrico e si interessò di molti aspetti del vivere umano. Nel corso della sua pluriennale attività di “Ricercaro Appenninico”, come amava definirsi, rivolse i suoi  interessi verso varie discipline scientifiche: spaziò dalla speleologia alla mineralogia, dalla paletnologia all' archeologia, ma anche all'architettura appenninica storica e alle tradizioni e alla cultura locale.

I due volumi dedicati agli Antichi edifici della montagna bolognese, dei quali pubblico qui sotto le copertine, sono il frutto delle energie che il Fantini profuse in uno dei tanti campi di ricerca ai quali rivolse i suoi interessi; quello dell'edilizia civile rurale degli antichi edifici dell’Appennino bolognese, della quale il Fantini ne intuì per primo l’importanza e la necessità di documentarla, per poterne tramandare la memoria.

Due volumi preziosi e non facili da trovare, se non nelle biblioteche.

Per realizzarli furono utilizzate le foto che Luigi Fantini produsse nel corso della sua vasta campagna fotografica di censimento e rilevazione delle antiche costruzioni presenti sull’Appennino bolognese; campagna iniziata nel 1939 e portata avanti con meticolosa cura fino al 1942 quando, a causa della guerra, dovette temporaneamente sospenderla. Poté riprenderla nel giugno del 1945, protraendola fino ai primi anni del 1970.

L’effettiva importanza del lavoro svolto dal Fantini e della sua lungimirante intuizione fu evidente nel dopoguerra, giacché numerosi edifici che egli aveva ritratto prima del 1942 erano stati rasi al suolo ed altri erano stati talmente danneggiati e resi pericolanti da dover essere completamente demoliti e sostituiti da nuove costruzioni.

L’unica testimonianza che restava di quel patrimonio architettonico, per sempre andato perduto, erano le sue foto ed i disegni realizzati dal nipote Enrico, che lo aveva accompagnato nel corso dei numerosi sopralluoghi.

Il censimento del Fantini precorse quelle che furono, in tempi più recenti, le campagne di censimento dei beni culturali.

La pubblicazione delle tantissime foto in bianco e nero del Fantini, assieme agli accurati disegni di suo nipote Enrico Fantini ed ai testi con le notazioni riguardanti la storia dei luoghi dove sono state eseguite le foto, portò alla realizzazione di due volumi di grande formato e con numerose pagine, (25 x 35 spessore 3 cm., e 4,2 cm. il secondo), nonché di notevole peso, (rispettivamente 2,7 Kg il primo e 3,6 Kg. il secondo).

Comprendo bene che il peso di una pubblicazione non sia un giusto parametro da assumere per valutare dei libri.

Se è vero il detto “Non si giudica un libro dalla copertina" è altrettanto vero che non si giudica neppure in base al suo peso.

Questi due libri vanno giudicati e apprezzati per l’originalità del contenuto fotografico-documentaristico e per la funzione divulgativa che hanno svolto e continuano tutt’ora a svolgere, tramandando la memoria di una cultura rurale ormai scomparsa. Sono da considerare libri la cui consultazione è fondamentale per la conoscenza del patrimonio storico e architettonico della montagna bolognese.

Quest'opera ebbe una prima edizione del novembre del 1971. Fecero seguito diverse ristampe: 1972, 1974, 1976, 1992.

Volendo fare una consultazione mirata all'interno dei libri, per cercare una determinata località, sappiate che dovete cercarle per ordine alfabetico. In capo alle pagine sono segnati i comuni di appartenenza. Il volume primo comprende le località dalla A alla L, il volume secondo dalla M alla Z.

NB: Nel 1960  venne dato alle stampe un altro libro con foto del Fantini e disegni del nipote Enrico, dal titolo Case e torri antiche dell'Appennino bolognese, ma non ebbe la stessa fortuna e risalto di questi.

Nota locale: Una delle primissime fotografie eseguite da Luigi Fantini nel 1939 ritrae l’antico edificio con torre, sito a Pizzano, detto il Palazzino.  

NB: Le fotografie riguardanti Monterenzio e frazioni sono suddivise tra primo e secondo volume.
Più esattamente: 


Vol. I
Bisano, 4 foto: pagg. 133-134
(Oratorio di Ss. Sebastiano e Rocco, 2 foto - Rispettivamente anni 1938 e 1970)
(Borgo di Bisano - Casa Cella, 1 foto - anno 1962)
(Casa detta “Trebbo della Legna”, 1 foto - anno 1970)

Cassano, 2 foto: pag. 210
(Casa “La Villa”, 2 foto - Rispettivamente anni 1939 e 1970)

Castelnuovo di Bisano, 9 foto: pagg. 226-227-228-229
(Casa “Lavacchiello”, 7 foto - anno 1967)
(La Torre di Castelnuovo, 1 foto - anno 1966)
(Casa “Buganè Piccolo”, 1 foto - anno 1940)


Vol. II
Montecerere, 1 foto: pag. 149
(Pieve di Monte Cerere, 1 foto - anno 1941)

Monterenzio, 16 foto: pagg. 174-175-176-177-178-179-180-181-182-183-184
(“La Torre”, 4 foto - Rispettivamente anni 1939 e 1968)
(Chiesa di S. Stefano - Rovine, 1 foto - anno 1950)
(Casa “ I Poggioli”, 1 foto - anno 1939)
(Oratorio di S. Andrea di Scaruglio, 2 foto - anno 1969)
(“Cà di Piè” - borghetto di Scaruglio, 2 foto - anno 1939)
(Casa “Serraglio”, 2 foto - anno 1966)
(Casa “ll Casone”, 1 foto - anno 1969)
(Antiche case nel borghetto di Belsedola, 3 foto - anno 1939)

Pizzano, 5 foto: pagg. 309-310-311-312
(Chiesa di S. Biagio di Pizzano - con Castelloni, 1 foto - anno 1939)
(Vedute dei Castelloni, 2 foto - anno 1935)
(“Cà di Iusso”, 1 foto - anno 1939)
(Casa “Il Palazzino”, 1 foto - anno 1939)

Rignano, 1 foto: pag. 342
(“Cà di Sasso”, 1 foto - anno 1941)

Sassuno, 1 foto: pag. 399
(Casa “La Torretta” di Sassuno, 1 foto - anno 1969)


Vol. II
A pagg. 532-533 pianta, su due pagine, indicante le località comprese nei due volumi.

Da Pag. 535 a 540 Indice dei luoghi e degli edifici, suddiviso in quattro parti:
1. Località, 2. Case, 3. Chiese, 4. Edifici vari.



copertina Antichi-edifici-della-montagna-bolognese-1 528x730

 

  • L'immagine riproduce la copertina del 1° Volume, Affrico - Luminasio, del libro di Luigi Fantini
    Antichi edifici della montagna bolognese
    Edito nel 1971
    © Copyright dell'Editore - Tutti i diritti sono riservati
    Collezione Atti

 



copertina Antichi-edifici-della-montagna-bolognese-2 528x729

 

  • L'immagine riproduce la copertina del 2° Volume, Maiola - Zola Predosa, del libro di Luigi Fantini
    Antichi edifici della montagna bolognese
    Edito nel 1971
    © Copyright dell'Editore - Tutti i diritti sono riservati
    Collezione Atti

 


Vedi la scheda del libro

 

 


 

Marco Atti. Cartolina Sassonero-Vedutine 1923

Questa bella cartolina, viaggiata nel 1923, appartiene alla mia collezione. Sul recto propone quattro vedute di Sassonero. La veduta centrale mostra la chiesa. Altre vedute ritraggono un gruppo di edifici e due singole case. Le immagini sono contornate da decori in stile floreale, che impreziosiscono la cartolina. Un cartiglio contiene la didascalia, che ci dice che la cartolina riguarda Sassonero nel comune di Monterenzio. 

Il dorso della cartolina presenta la classica ripartizione che siamo abituati a vedere. Al centro, una riga verticale separa gli spazi deputati al messaggio e all'indirizzo del destinatario. E' presente il segnaposto per l’affrancatura. Infine, è difficile anche identificare chi ha stampato la cartolina, vista la mancanza di informazioni in merito.

La cartolina è stata spedita il 14 dicembre 1923 da Villa di Sassonere (Monterenzio), indirizzata a Cesena Mercato Saraceno, per San Damiano, provincia di Forlì.

Appartiene alla mia collezione anche la seconda cartolina, che pubblico sotto alla prima come confronto. E' probabilmente anteriore alla prima. Differisce da quella sopra, oltre che per il colore, per il cartiglio vuoto, senza alcuna didascalia. Probabilmente si trattava di una prova di stampa. Quest'ultima cartolina non ha viaggiato.

NB: La seconda cartolina è pubblicata anche nel libro Monterenzio Immagini di un territorio, di Franco Ruscelli, edito nel 2001 (pag. 91). La cartolina della Collezione Ruscelli, però, risulta viaggiata nel 1935. Quindi, la seconda cartolina è stata utilizzata per un periodo abbastanza lungo.

Tutte le cartoline pubblicate in precedenza, sono visibili nella sezione A'marcord --> Vecchie cartoline .

 

Sassonero Vedutine 1923

  • Cartolina con vedutine di Sassonero
    Edita in formato piccolo (14 cm. x 8.8 cm.) non porta dati identificativi
    Cartolina viaggiata - anno 1923
    (Collezione Atti)

 

villa di sassonero

  • Cartolina con vedutine di Sassonero - Prova di stampa
    Edita in formato piccolo (14 cm. x 9 cm.) non porta dati identificativi
    Cartolina non viaggiata - anno 1920-23
    (Collezione Atti)

 

 

 

Puoi vedere le altre cartoline già pubblicate, su Monterenzio e le sue frazioni, cliccando sui nomi sotto riportati

 

 


 

Don Ruggero Stagni

Tempo fa trovai questo opuscolo, distribuito nel 2007 nel corso della commemorazione di un parroco che aveva lasciato un un segno profondo del suo breve passaggio nel territorio di Monterenzio; Don Ruggero Stagni (Ganzanigo 1924 - Bologna 2001).

Ai più, questo nome non dirà nulla. Al contrario, invece, agli abitanti di Rignano Bolognese, frazione di Monterenzio, farà tornare alla mente tanti ricordi. Ricordi legati ad un periodo difficile ma pieno di speranze per un futuro migliore.

Ruggero Stagni, originario di Ganzanigo, entrò in seminario da bambino. Compiuto il percorso di studio, venne ordinato sacerdote il 23 settembre 1950.

Giunse a Rignano il 6 novembre 1954. La guerra era finita da pochi anni, la chiesa parrocchiale era distrutta e la comunità aveva bisogno di tutto.

Era un giovane prete ma non si spaventò. Oltre alla parrocchia di Rignano assunse anche la cura pastorale di Villa Sassonero.

Fu il primo sacerdote dopo la guerra e la comunità di Rignano non aveva un parroco residente da 24 anni.

Data l’impossibilita di usufruire della vecchia chiesa parrocchiale sita in località “il Cozzo”, distrutta dalla guerra, si insediò provvisorio in una casa detta “il Calanco”, dove avrebbe celebrato la messa.

Gli anni seguenti lo vedono impegnato nella cura delle anime e dello spirito dei suoi fedeli. Fa erigere una nuova chiesa, con la canonica e il teatro, il campo sportivo. La nuova chiesa viene inaugurata nel 1956.

Assieme alle due sorelle, Argentina e Ida, che lo assistono nello svolgimento del suo magistero, ospita nei locali parrocchiali la scuola.

La sua permanenza nella valle del Sillaro durò poco, appena sette anni, ma il suo operato lasciò ricordi indelebili nell’animo dei suoi parrocchiani.

La nuova chiesa era appena finita, quando venne chiamato ad altro impegno. Il 16 settembre 1961 lasciò Rignano per andare Parroco a Vado, frazione di Monzuno, dove esercitò la sua missione per quarant’anni.

Morì improvvisamente a Bologna nel 2001. Venne sepolto nel cimitero di Vado. Don Ruggero Stagni viene ricordato come un uomo buono, semplice, umile, schivo, amante della sostanza e dotato di grande spessore spirituale.

Il Comune di Monterenzio ha dedicazione un parco, al centro del paese, alla sua memoria.

In suo ricordo il Comune di Monzuno ha intitolato una strada con il suo nome.

 

Le notizie che riporto sono state ricavate da:

  • Bologna7, settimanale diocesano del territoriodi Bologna, inserti di Avvenire. Due numeri, pubblicati rispettivamente domenica 18 giugno 2006 (Numero 24) e domenica 24 giugno 2007 (Numero 25).

 



Copertina dell'opuscolo Don Ruggero Stagni. Un uomo, un sacerdote vero.

 

  • L'immagine riproduce la copertina dell'opuscolo commemorativo
    Edito nel 2007
    © Copyright dell'Editore - Tutti i diritti sono riservati
    Collezione Atti

 


Vedi la scheda del libro

 

 


 

Marco Atti. Cartolina-santino San Benedetto Abate 1904

Questa rarissima cartolina-santino, viaggiata nel 1904, appartiene alla mia collezione. Essa ci mostrata una statua di San Benedetto Abate, venerata nella chiesa di San Benedetto del Querceto. Il santo è raffigurato nell'atto di reggere con la mano destra il pastorale mentre appoggia la mano sinistra al petto. A terra, di fianco al santo, c'é un libro con sopra una mitra, o mitria. Per realizzare la cartolina è stata utilizzata una foto della statua. 

L'immagine del santo è centrata verticalmente sul recto della cartolina, seppur leggermente spostato verso l'alto. Questa impaginazione ha permesso di lasciare sotto all'immagine uno spazio per la didascalia che identifica il soggetto. La foto in bianco e nero della statua risalta sullo sfondo chiaro della cartolina e viene maggiormente esaltata dalla presenza di una cornice, anch'essa di colore nero, che la perimetra.

Il dorso della cartolina è piuttosto anonimo; non presenta la tipica ripartizione che siamo abituati a vedere. Compaiono solo quattro sottilissime righe, quasi invisibili, con funzione di guida per la scrittura dei dati riguardanti l’indirizzo del destinatario. E' assente anche il segnaposto per l’affrancatura. Infine, è difficile anche identificare chi ha stampato la cartolina, vista la mancanza di informazioni in merito, e chi l'ha commissionata. Presumo sia stato il parroco titolare della chiesa, visto il carattere devozionale del soggetto fotografato. Un unico dato certo compare sul recto della cartolina. Si tratta di una piccola sigla (CL) in colore chiaro, visibile in basso a destra del piedistallo della statua, indicante probabilmente l’autore dell'immagine fotografica.

Il questa cartolina il messaggio per il destinatario, la firma del mittente, la data e il luogo di spedizione sono stati scritti sul recto, quasi appoggiati alla cornice.

La cartolina è stata spedita il 27 agosto 1904 da Querceto (Loiano)*, indirizzata a Faenza.

*NB: Avete letto bene, Querceto (Loiano). Ma perché Loiano?

Bene, dovete sapere che San Benedetto del Querceto non è stata sempre frazione di Monterenzio. Per un certo numero di anni fece parte del territorio di Loiano. Con R.D. N. 2685 del 17 dicembre 1865 la frazione di Querceto fu distaccata dal Comune di Monterenzio ed aggregata al Comune di Loiano. In seguito, Querceto fu riaggregata al nostro comune con un altro R.D., il numero 427 del 9 aprile del 1931.

Per approfondire questo argomento, vi consiglio la lettura dei seguenti libri:
Don Giuseppe Fornasini, Il castello di Monterenzio; a cura di Paola Foschi; introduzione di Mario Fanti - anno 2001 (pagg. 121-122).
Franco Ruscelli, Monterenzio: fatti, cronaca, curiosità, Quaderni del Comune di Monterenzio, N.1 - Anno 2008 (pagg. 82-83-84-85).

 

Tutte le cartoline pubblicate in precedenza, sono visibili nella sezione A'marcord --> Vecchie cartoline.

 

San-Benedetto-cartolina-santino-1904

  • Cartolina-santino con foto della Statua di San Benedetto Abate,
    venerata nella Chiesa Parrocchiale di San Benedetto del Querceto.
    Edita in formato piccolo (14 cm. x 9 cm.) non porta dati identificativi
    Cartolina viaggiata - 1904
    (Collezione Atti)

 

 

 

Puoi vedere le altre cartoline già pubblicate, su Monterenzio e le sue frazioni, cliccando sui nomi sotto riportati

 

 


 

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A M'ARCORD

Il baule dei ricordi

Vecchie cartoline, foto ingiallite dal tempo, foto di guerra, strumenti di lavoro, oggetti del tempo passato...
Riaffiorano i ricordi

 

venti

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 spunta_foto 13 Novembre 2014

"Pro Loco Monterenzio. Assemblea informativa"

Presso la sala consiliare del Municipio di Monterenzio
Via Idice 1
alle ore 20,30

Incontro pubblico informativo "Pro Loco Monterenzio: Sviluppi e possibilità"

Vedi il volantino dell'evento

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 spunta_foto 8 Novembre 2014

"Pattinaggio Monterenzio Saggio d'Autunno"

Presso la palestra Menestrina di Monterenzio
Via Idice 220
alle ore 20,00

Le atlete di "Pattinaggio Monterenzio" 
presentano 

Saggio d'autunno

Vedi il volantino dell'evento

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 spunta_foto 8 Novembre 2014

"30 anni di Pubblica Assistenza"

Presso la sede della Pubblica Assistenza di Monterenzio
alle ore 16,00

La Pubblica Assistenza invita la cittadinanza,
a festeggiare i 

30 Anni di Pubblica Assistenza

Vedi il volantino dell'evento

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 spunta_foto 8 e 9 Novembre 2014

"Festa dei marroni e Mercato contadino"

Presso la Palestra Comunale di Monterenzio

La Polisportiva,
con il patrocinio del Comune di Monterenzio

Vi invita a partecipare alla 

Festa dei marroni e Mercato contadino

Vedi il volantino dell'evento

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spunta_fotoDenise Bartoli
Aiutiamo Denise

spunta_fotoEdmondo Gaibazzi
Una bellissima cartolina

spunta_fotoFranco Gamberini
Una bellissima cartolina

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spunta_fotoVanni Lazzari
Due bellissime foto di Vanni

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spunta_fotoRoberto Licciardello
Una bellissima foto di Roberto

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spunta_fotoFausto Malpensa
Alcune belle cartoline

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spunta_fotoMatteo Mazzetti
Una bellissima foto di Matteo

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Bellissime cartoline

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