Inaugurazione di Monte Bibele
"Inaugurazione del Parco Archeologico Naturalistico di Monte Bibele"
Un sogno lungo 50 anni si avvera e prende corpo.
Finalmente il 20 e il 21 giugno si inaugurerà il Parco Archeologico Naturalistico di Monte Bibele.
E' il giusto epilogo di un serie di avvenimenti che hanno interessato il nostro territorio e si sono susseguiti a partire dai primi casuali ritrovamenti, avvenuti nei primi anni dopo la sconda guerra mondiale.
Risalgono a quegli anni i primi scavi clandestini, avvenuti ad opera di tombaroli.
Sul finire degli anni' 50 avviene un fatto singolare, che condizionerà la vita futura di Monterenzio. Nel tentativo di stanare un tasso, alcuni cacciatori ricorsero all'uso di esplosivo. L'unico risultato ottenuto fu quello di fare affiorare pezzi di muro in pietra, frammenti di vaso e ossa di animali.
Tra il 1956 e il 1958 Monte Bibele é oggetto dei primi sopralluoghi da parte della Soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna.
Nel 1965, nel podere di Ca' Bugané, viene alla luce una tomba a incinerazione.
All'inizio del 1972 si da corso ai primi scavi a Pianella di Monte Savino; vengono effettuati ad opera di numerosi volontari di Monterenzio.
Sul finire degli anni' 70, i numerosi rinvenimenti sul massiccio di Monte Bibele attirano l'attenzione degli studiosi.
Nel 1978 hanno inizio, sotto la direzione dei ricercatori dell'Istituto di Archeologia dell'Università di Bologna, i primi scavi sistematici.
Il 19 marzo 1983 viene inaugurata la prima esposizione museale, con lo scopo di riunire e mostrare al pubblico il materiale portato alla luce a partire dai primi saggi di scavo archeologico, avvenuti dal 1972 al 1975, e delle successive sistematiche campagne di scavo iniziate nel 1978, nei siti di Monte Bibele, Monte Tamburino e Monterenzio Vecchio.
Da allora, le campagne di scavo che si sono succedute hanno portato ad importanti ritrovamenti archeologici, riportando alla luce reperti databili all'interno di un arco temporale che va dall'eta del Rame fino alla seconda età del Ferro.
L'area archeologica che comprende gli scavi prende il nome da Monte Bibele. In reltà gli scavi hanno interessato più zone del massiccio; Monte Savino (550 m. slm), Monte Tamburino (575 m. slm) e Monte Bibele stesso (600 m. slm).
La copiosità dei reperti e l'importanza degli stessi ha fatto si che venisse realizzata una sede consona e definitiva atta a conservarli e ad esporli al pubblico. Il nuovo museo di Monterenzio, intitolato a Luigi Fantini, é stato inaugurato nel 2000.
Purtroppo, il 28 aprile 2014 il museo di Monterenzio é stato teatro di un incendio, scoppiato per cause acidentali e che per fortuna ha coinvolto solo il primo piano del museo, e a causa di esso é stato chiuso per i lavori di ripristino, durati quasi un anno.
Il 26 aprile 2015 il museo ha riaperto i battenti al pubblico completamente rinnovato, con un nuovo allestimento e spazi espositivi ampliati.
Questo lungo percorso che ha visto la partecipazione di tanti, dai semplici appassionati ai volontari che hanno offerto il loro lavoro in favore di Monte Bibele, dagli studenti che si sono alternati negli scavi ai ricercatori della Facoltà di Archeologia di Bologna ed infine alle varie amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni, si conclude, finalmente, con l'inaugurazione del Parco Archeologico Naturalistico di Monte Bibele. Questo avvenimento segna il termine dei lavori legati al progetto di riqualificazione e valorizzazione dell'area (realizzato grazie ai fondi europei per lo sviluppo regionale dell'Emilia Romagna POR FESR 2007/2013).
Ora comincia una nuova sfida che consiste nel salvaguardare, valorizzare e promuovere questo immenso patrimonio di storia, cultura e civiltà che ci é stato consegnato dalle antiche popolazioni che hanno abitato il nostro territorio.
- L'immagine riproduce il volantino dell'evento
© e diritti sono di esclusiva proprietà dell'autore del volantino
Visita il sito web del Parco Archeologico Naturalistico di Monte Bibele
Alcuni link a video pubblicati su Youtube. Riguardano gli scavi archeologici di Monte Bibele e Monterenzio Vecchio.
Servizio di RAI3 su Monte Bibele - 17 dicembre 2011
Museo Archeologico Monterenzio ...un racconto di Venturino Naldi
Il racconto di una scoperta ...intervista a Venturino Naldi
Scavi Necropoli Celtica - Monterenzio Vecchio 2001.
Voyager - Disco Solare Monte Bibele e Qumram - Iparte
Voyager - Disco Solare Monte Bibele e Qumram - IIparte
4° Giocaparco 2015 Monterenzio
"4° Giocaparco 2015 Monterenzio"
- Le immagini riproducono il volantino dell'evento
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24 maggio 1915. Cento anni fa l'Italia entrava in guerra
24 Maggio 1915. Cento anni fa l'Italia entrava in guerra
Oggi ricorre un triste anniversario. Cento anni fa l'Italia entrava in guerra.
La causa scatenante del primo conflitto mondiale fu l'attentato di Sarajevo, avvenuto il 28 Giugno 1914, nel quale perì l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando.
A seguito di ciò, seguirono le dichiarazioni di guerra che contrapposero inizialmente Austria e Germania a Serbia, Francia, Inghilterra, Russia ed altre nazioni.
L'Italia rimase neutrale fino al 23 maggio 1915, quando il Duca D’Avarna, ambasciatore d’Italia a Vienna, presentò al Ministro degli Esteri austroungarico la dichiarazione di guerra.
Il giorno seguente, 24 maggio 1915, il Re Vittorio Emanuele III emanò il seguente ordine del giorno.
" Soldati di Terra e di Mare L'ora solenne delle rivendicazioni nazionali è suonata.
Seguendo l'esempio del mio Grande Avo, assumo oggi il comando supremo delle forze di terra e di mare con sicura fede nella vittoria, che il vostro valore, la vostra abnegazione, la vostra disciplina sapranno conseguire.
Il nemico che vi accingete a combattere è agguerrito e degno di voi. Favorito dal terreno e dai sapienti apprestamenti dell'arte, egli vi opporrà tenace resistenza, ma il vostro indomito slancio saprà di certo superarlo.
Soldati A voi la gloria di piantare il tricolore d'Italia sui termini sacri che la natura pose ai confini della Patria nostra. A voi la gloria di compiere, finalmente, l'opera con tanto eroismo iniziata dai nostri padri."
Questo proclama, segnò l'ingresso dell'Italia nel conflitto mondiale
Soldati a quota 76 sul Carso (collocazione Fototeca inv. CMSA_F_009475)
Si trattò di una guerra che provocò milioni di vittime, fra morti, feriti, mutilati, invalidi, internati nei campi di prigionia, dispersi.
Ancora oggi, dopo tante ricerche e tanti studi, non è possibile fornire dati certi riguardanti le vittime di questa follia.
Per quanto riguarda l'Italia, stime approsimative parlano di 650.000 militari e circa 600.000 vittime civili (Dato preso da http://www.governo.it/Notizie/Presidenza/dettaglio.asp?d=78555)
Cominciava così, per il nostro paese, un conflitto che termino il 4 novembre 1918.
Di seguito il Bollettino di guerra n. 1268, diramato dal Generale Armando Diaz, che sanciva la fine della guerra.
Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida
di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per
numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile
e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima
per 41 mesi è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla
quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche,
due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro
settantatre divisioni austroungariche, è finita.
La fulminea arditissima avanzata su Trento del XXIX corpo
della I armata, sbarrando le vie della ritirata alle armate
nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della
VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato
ieri lo sfacelo totale del fronte avversario.
Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII
e della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre
più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla
testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle
posizioni da essa già gloriosamente conquistate, che mai aveva
perdute.
L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite
gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni di lotta
e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiali
d'ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i
depositi ha lasciato finora nelle nostre mani circa 300.000
prigionieri con interi stati maggiori e non meno di 5000 cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del
mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli
che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Armando Diaz
In occasione della triste ricorrenza del centesimo anniversario dell'inizio della “Grande Guerra”, queste pagine vogliono essere un sentito omaggio a quanti, padri di famiglia, figli, mariti, hanno dato in sacrificio la propria vita, con l’intento di lasciarci un mondo migliore.
Un pensiero particolare va ai caduti di Monterenzio, i cui nomi sono riportati sulle due lapidi che sono collocate all’interno del nostro municipio, in alto a sinistra e a destra, appena all’interno della portone d’ingresso.
Concludo ringraziando la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste per avere fornito e permesso la pubblicazione della bella e drammatica foto sopra riprodotta.
Marco Atti
Vedi l'articolo: Monterenzio - I caduti nella Grande Guerra
Vedi l'articolo: 1914-2014: Centenario della Grande Guerra
Vedi l'articolo: Cartoline della Grande Guerra
Giornaletto Anno 1874
"L'Unione - Giornaletto didattico politico
degl'insegnanti primari d'Italia"
Anno 1874
Questo giornaletto, che ho reperito a Firenze, ci riporta indietro nel tempo; più esattamente, ai primi decenni dell'epoca post-unitaria, quando si apre la questione sull'insegnamento della religione nelle scuole.
La diatriba si trascinerà, fra alti e bassi, fino ai giorni nostri e, come vediamo dal presente documento, coinvolse nella discussione anche Monterenzio.
Il giornaletto é stato edito a Torino il 23 Dicembre 1874, dalla Tipografia Nazionale Ec. di A. Pignata e Catella.
Qui sotto vedete un'immagine della prima pagina del documento. Sotto di esso pubblico un estratto dal giornaletto.
- L'immagine riproduce la prima pagina de "L'Unione"
giornaletto didattico-politico degl'Insegnanti primari d'Italia
pubblicato a Torino - Anno 1874
Collezione Marco Atti
L'istruzione religiosa nelle Scuole Ed un evviva al Municipio di Monterenzio
Ci duole di aver ritardato a rendere consci i nostri cari colleghi di una deliberazione, che altamente onora un Municipio dell'Emilia, intorno all'importantissima e vitale questione dell'insegnamento religioso nelle scuole. Crediamo pregio dell'opera il riprodurre nella sua integrità la deliberazione, che all'unanimità venne adottata, parendoci una stu penda lezione di pedagogia morale-teologica-politico-filosofica.
Onore e gloria agli intrepidi amministratori di Monterenzio, i quali, in questi tempi, in cui baldanzosamente fanno sfoggio d'insane dottrine i materialisti, gli atei, i volterianisti, ed abbondano i Nicodemi, ossia gli amici occulti, timidi e paurosi della verità, i Monterenziani, sfidando la corrente e sdegnando la falsa aura popolare, con coraggio cristiano e cittadino, e con inconfutabili argomenti provano, quanto danno ridonderebbe al civico consorzio se venisse adottato l'inconsulto voto del Congresso Pedagogico di Bologna.
Essi benemeritarono dalla patria e dalle famiglie; noi riverenti c'inchiniamo a si dotto e patriottico Consesso, ringraziando Dio benedetto, che di costa alla città ove fu emesso il fatale verdetto, siavi una grossa borgata che appresti conveniente antidoto, combatta cioé l'insidiosa proposta.
Noi vorremmo che fosse coniata una medaglia d'oro in onore del suddetto patriottico Municipio, e che si trovasse modo di raccorre una somma sufficiente, per fare stampare e distribuire gratis copia della deliberazione a tutti i Deputati, Senatori, Municipi e Maestri d'Italia.
Contro il verdetto del Congresso di Bologna stanno quelli, ben più autorevoli e numerosi, di Genova e Venezia. Appena emesso quello, noi, anziché ritenerlo come il voto della gran maggioranza de'maestri d'Italia, di cui malamente credettero di farsi interpreti, proponemmo al Governo, che interpellasse in proposito tutti i Consigli Comunali del Regno. Abbonché questo esperimento non sia scevro di pericoli, pure la deliberazione presa da Monterenzio, ed il fatto che, non uno su dieci, dei genitori degli allievi che frequentano le scuole tecniche, ginnasiali ed i licei dello Stato domandano che i propri figli siano dispensati dall'assistere ne' di festivi alle funzioni religiose, ci sarebbero di buon augurio.
Pozzi
Teresa Borghi. La scuola elementare nel comune di Monterenzio
"Teresa Borghi. Voci e ricordi dell'infanzia
La scuola elementare nel comune di Monterenzio"
Queste pagine, che pubblico per gentile concessione dell'autrice, sono una riscrittura e un notevole ampliamento di quelle già pubblicate nel 2008, sul libro "Il canto del fiume".
Sono pagine che trattano dell'istruzione pubblica nel nostro territorio, dai primi anni del '900 fino agli anni '50, in un momento cruciale della sua storia quando Monterenzio, appena uscito dalla seconda guerra mondiale, lentamente si avviava su un lungo e faticoso percorso di ricostruzione che passava, necessariamente, anche attraverso il processo di alfabetizzazione di massa e l’obbligo scolastico.
In esse, Teresa, raccoglie le testimonianze di molti nostri concittadini e concittadine che a quel tempo erano bambini, o già ragazzi, e frequentavano le scuole elementari di Monterenzio o delle sue frazioni.
Si trattava, a quell'epoca, di scuole rurali sparse sul territorio, spesso ricavate in ambienti di fortuna che, adattati all’uso, permettevano una partecipazione scolastica più ampia e diffusa.
Certo, leggendo queste pagine, i più giovani faranno fatica ad immaginarsi le difficoltà, le fatiche e i sacrifici che dovettero affrontare i loro coetanei di allora per potere accedere a quell'istruzione che avrebbe permesso loro di migliorare le proprie condizioni di vita.
I bambini e le bambine di quel tempo, come si legge nelle pagine di Teresa, cominciavano prestissimo a contribuire all'andamento dell'economia famigliare. Erano spesso impegnati in piccoli lavori, adatti alla loro età, e frequentavano la scuola e studiavano solo quando erano liberi da queste incombenze.
In più, a rendere precaria e discontinua la loro partecipazione alle lezioni contribuivano anche una grande miseria, molto diffusa in tante famiglie di allora, la lontananza delle scuole ed il maltempo.
Per fortuna, molto é cambiato da allora e, oggi, l'istruzione scolastica é patrimonio di tutti.
E' utile e doveroso ricordare, però, che per arrivare a questo risultato il cammino é stato lungo e faticoso ed il beneficio di cui oggi godiamo, e diamo per scontato, per quelli che ci hanno preceduto é stato una vera conquista.
Le pagine di Teresa, proprio perché tramandano questo ricordo, sono veramente preziose.
Termino ringraziando Teresa Borghi per l'opportunità concessa.
Per leggere le pagine cliccate sull'immagine qui sotto.
Alcune note sull'autrice:
Teresa Borghi é nata a Monterenzio ed ha vissuto allo Sterlino di San Benedetto del Querceto fino all'età di 17 anni quando, per motivi di studio e di lavoro, dovette trasferirsi a Bologna. Sposatasi nel 1968, lasciò definitivamente Monterenzio. Attualmente vive a Marano di Castenaso.
Oltre al "Canto del fiume" Teresa é autrice anche del libro edito nel 2004 "Religiosità popolare e mondo contadino".
Come coautrice ha collaborato ad altri libri.
1986 - Il punto interrogativo: i pericoli in casa e fuori casa - Teresa Borghi , Annunzio Gandolfi. Il libro, scritto per la pubblica assistenza di Castenaso, era rivolto ai bambini.
2003 - Un mondo di donne - Teresa Borghi, Nella Pinardi
2005 - La scuola di Marano. Cento anni di vita di un edificio - Maria Grazia Baruffaldi, Milana Benassi Capuano, Nella Pinardi, Teresa Borghi, Miranda Marmi, Milena Mazza
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Il baule dei ricordi
Vecchie cartoline, foto ingiallite dal tempo, foto di guerra, strumenti di lavoro, oggetti del tempo passato...
Riaffiorano i ricordi
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13 Novembre 2014
"Pro Loco Monterenzio. Assemblea informativa"
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"Pattinaggio Monterenzio Saggio d'Autunno"
Presso la palestra Menestrina di Monterenzio
Via Idice 220
alle ore 20,00
Le atlete di "Pattinaggio Monterenzio"
presentano
Saggio d'autunno
8 Novembre 2014
"30 anni di Pubblica Assistenza"
Presso la sede della Pubblica Assistenza di Monterenzio
alle ore 16,00
La Pubblica Assistenza invita la cittadinanza,
a festeggiare i
30 Anni di Pubblica Assistenza
8 e 9 Novembre 2014
"Festa dei marroni e Mercato contadino"
Presso la Palestra Comunale di Monterenzio
La Polisportiva,
con il patrocinio del Comune di Monterenzio
Vi invita a partecipare alla
Festa dei marroni e Mercato contadino
spiti
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Aiutiamo Denise
Edmondo Gaibazzi
Una bellissima cartolina
Franco Gamberini
Una bellissima cartolina
Vanni Lazzari
Due bellissime foto di Vanni
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